Martedì 3 marzo 2020 Facebook, società che possiede WhatsApp, ha annunciato l’implementazione di una modalità di WhatsApp di cui fin da ottobre 2019 si era parlato molto su siti e blog dedicati alla tecnologia digitale: la cosiddetta “dark mode”.
No, non c’entrano i capelli corvini, i giubbotti e gli anfibi nero pece della cultura dark anni ’80. Non c’entra neanche il dark web, cioè l’insieme dei contenuti di quella parte del World Wide Web non indicizzata dai motori di ricerca, raggiungibile con specifici software, configurazioni e autorizzazioni.
La dark mode è semplicemente la modalità di chat “scura”, nessuna metafora, nel vero senso del termine. La parola si riferisce al colore dello sfondo della chat, che molti utenti auspicavano per affaticare meno gli occhi.
L’ultimo di una lunga serie
Una funzione che del resto è già stata inserita in molte altre applicazioni, come YouTube, Gmail, Pinterest e Facebook, andando incontro evidentemente alle esigenze di milioni di utenti sempre più attaccati agli smartphone, con le chat che, assieme ai messaggi audio, spesso sostituiscono le conversazioni vocali.
Per quanto riguarda Whatsapp sarà possibile attivare la dark mode sia sul sistema operativo iOS che sugli smartphone su cui gira Android. Su Windows Phone invece, basteranno pochi secondi per ottenere finalmente una lettura più riposante: una volta scaricato l’aggiornamento di Whatsapp si dovrà semplicemente accedere alle impostazioni e da lì attivare l’apposita funzione.
Tutto diventa Dark
Interessante la modalità dark mode che si potrebbe definire “globale”: sui sistemi operativi Android e molto tempo prima su quelli iOS è stata inserita la possibilità di andare sulle impostazioni e disporre che qualunque applicazione installata sul telefono abbia la dark mode, la attivi senza bisogno che l’utente lo faccia per ognuna di esse.
Oltre ad avere gli occhi più riposati, l’utente che usa la dark mode avrà un secondo vantaggio che è facile immaginare: una durata maggiore della batteria, in quanto meno luce viene erogata dal display, meno energia elettrica è necessaria.
Tutto questo però non deve esimerci dal prenderci cura della nostra salute: ricordiamo che non c’è implementazione software che possa sostituire la moderazione nell’uso dei dispositivi elettronici per la salvaguardia della salute dei nostri occhi e dei muscoli del collo.