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Twitter annuncia le Stories: arrivano i Fleet

Twitter è nato come un social minimal. Era proprio questa la caratteristica che lo contraddistingueva. Niente foto, filmati figuriamoci, e post con un numero limitato di caratteri, che trasformava i contenuti in un telegramma destinato a far sì che il lettore si facesse velocemente un’idea di ciò che l’utente volesse dire.

Forse stava anche in questo la possibilità di un tweet di diventare celebre: non solo per il concetto espresso, ma anche come citazione. Se citavi un tweet, non lo riassumevi, non lo interpretavi: ne riportavi parola per parola il testo. Data la sua brevità, non c’erano scuse per storpiarlo con un falso virgolettato in un titolo di un quotidiano.

Tutto questo faceva di Twitter il tipico social senza fronzoli, quello delle persone che vanno dritte al punto per dire qualcosa di importante e serio, e quello dei lettori che, pur avendo poco tempo per andare su un social, si potevano permettere di seguire molte persone, dato il ridotto numero di parole da leggere per ognuna di esse.

Si contraddistingueva così da Facebook, considerato tipicamente il social nel quale si dice quello che ci viene in mente, si pubblicano aneddoti divertenti, barzellette in forma scritta e in forma di vignetta, filmati di gattini, sfoghi personali chilometrici.

 

Un lento ma costante cambiamento

Poi le cose hanno cominciato a cambiare. Twitter ha scelto di perdere la propria tipicità, sacrificandola alla possibilità di esprimersi più precisamente, cioè aumentando a 280 il numero massimo di caratteri di un post, alla possibilità di inviare immagini e anche filmati, che al momento possono durare al massimo 2 minuti e 20 secondi.

Interessante notare come invece, nella testa delle persone, Twitter sia considerato e utilizzato dalla maggior parte dei suoi utenti così come è stato concepito. Infatti gli utenti hanno continuato a postare per lo più messaggi brevi. La cosa non stupisce, perché difficilmente le persone cambiano idea su qualcosa che si è ben fissato nella loro testa.

 

Tutto ancora in fase di test

Lo staff di Twitter ha comunque deciso di allargare le possibilità di uso, fino ad arrivare alle tanto famigerate storie. Sì, come su Snapchat e, più tardi, Facebook e Instagram. Si tratta di post che si auto-cancellano dopo un piccolo periodo.  Ma su Twitter si chiameranno fleet. Secondo l’attuale progetto, ogni fleet rimarrà online per 24 ore, proprio come su Instagram e Facebook.

In questo momento i fleet sono in fase di test solamente in Brasile. Questi i limiti che Twitter, almeno per ora, ha posto sui fleet: non saranno condivisibili, non si potrà reagire con cuori o reactions e si potranno commentare solo privatamente. Il numero massimo di caratteri, come per i post classici, sarà sempre di 280.

Se l’esperimento brasiliano avrà successo presto vedremo questo nuovo strumento anche sugli account degli utenti Twitter di tutto il mondo. Al contrario, se il test fallirà lo staff si Twitter tornerà a focalizzarsi su ciò che Twitter ha sempre rappresentato nella testa delle persone, e cioè il social serio di chi parla affinché le sue parole rimangano bene impresse e che quindi non si ha motivo di cancellare a meno di errori o figuracce.

 

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