Google Stadia, la piattaforma di cloud gaming di Google, sta rivoluzionando il mondo dei videogiochi anche in Italia, dove sempre più utenti stanno scoprendo questo nuovo modo di giocare che consente di non dover essere in possesso di una console o di un costoso PC, ma che basa tutto sulla connessione a internet.
Con Stadia infatti abbiamo la possibilità di giocare su qualsiasi dispositivo connesso a internet, dato che i giochi vengono avviati sui server di Google e visualizzati sul nostro schermo in streaming, proprio come fosse una piattaforma on demand.
Ne parliamo nello specifico con Massimiliano Ferraresi, fondatore di Google Stadia Italia, la principale community di utenti in Italia, e del blog g-stadia.it.
Come nasce il progetto Google Stadia Italia?
Una delle mie passioni è l’informatica e sono stato sempre stato affascinando dalla realizzazione dei siti web, cercando ogni giorno di imparare qualcosa in più creando siti personali, senza mai trasformarlo in un lavoro. I videogiochi invece mi hanno accompagnato per diversi anni, salvo poi metterli da parte come ho fatto con la mia PS4, che riposa in un cassetto dal 2014. Il 19 Marzo 2019 però, grazie alla presentazione di Stadia alla GDC 2019 di San Francisco, venni a conoscenza del progetto di Cloud Game di Google e rimasi subito affascinato. Giocare su qualsiasi dispositivo? Non avere bisogno di un hardware specifico? Giocare ovunque, grazie alla connessione internet? In pochi minuti la voglia di riprendere un joystick in mano si fece risentire e decisi di creare un sito dedicato a questa piattaforma che prese il nome g-stadia.it
Quali sono gli obiettivi di questo progetto?
Il sito, nato inizialmente come raccoglitore di notizie su Stadia, sta cercando sempre più di diventare un punto di riferimento per i giocatori offrendo recensioni, contenuti video, dirette e proponendo di tanto in tanto tornei sulla piattaforma. Da poco più di un anno ho inoltre creato una Community su Facebook e un canale Telegram, dove gli utenti possono discutere della piattaforma, organizzare partite e chiedere supporto a chi gioca su Stadia da più tempo.
Qual è lo stato di salute della community di Stadia in Italia?
Al momento Stadia non è popolarissima, vuoi per la giovane età, vuoi per la poca pubblicità da parte di Google. Stadia però ha sicuramente il merito di aver fatto riavvicinare tantissime persone al mondo dei videogiochi.
Sui nostri gruppi Facebook e Telegram abbiamo la maggior parte di giocatori Over 30 e Over 40 che, causa famiglia e lavoro, avevano abbandonato i videogiochi e solo grazie a Stadia hanno ripreso un joystick in mano.
Google Stadia riuscirà finalmente a fare il salto definitivo e diventare un riferimento nel mondo del gaming?
Credo che Stadia riuscirà a fare il salto definitivo ed è sulla giusta strada. I Server di Google sono molto validi, rendendo la piattaforma una delle migliori in termini di prestazioni. Quello che manca sono gli utenti e un catalogo più ampio: i giochi aumenteranno sensibilmente solo quando ci sarà una base di utenza che invoglierà gli sviluppatori a lavorare per questa piattaforma.
Bisogna considerare però che Stadia non è ancora disponibile in tantissimi paesi del mondo e che una volta coperti aumenteranno esponenzialmente il numero di giocatori. Inoltre molti paesi, come l’Italia, hanno infrastrutture pessime e solo nei prossimi anni vedranno una copertura completa della fibra, che permetterà quindi a tanti nuovi giocatori di sfruttare il Cloud Game.
Infine sembra che Google abbia utilizzato questi due anni per testare il servizio, senza volerlo spingere più di tanto. Solo adesso è possibile vedere le prime pubblicità di Stadia su YouTube e speriamo che presto possa arrivare anche il primo grande aggiornamento dei server, che magari possa abilitare il tanto atteso Ray-tracing che sicuramente farebbe ingolosire molti utenti.
Il mondo del gaming si sta rivoluzionando: come pensi sarà il suo futuro?
Penso che il futuro dei videogiochi sia indubbiamente il Cloud, ma per una transizione completa ci vorrà ancora qualche anno. Il Cloud Gaming dovrà entrar nella testa dei giocatori, ma come dicevo prima dovranno essere disponibili anche infrastrutture all’avanguardia per consentire connessioni all’altezza.
Il fatto però che aziende come Nvidia, Microsoft e Sony si stiano lanciando verso questa nuova visione di gioco è una prova concreta che il Cloud Game sia il futuro. Ed è un bene che ci sia così tanta concorrenza: questo non può far altro che stimolare ogni azienda a fare meglio, prendendo spunto dagli altri e cercando di migliorarsi di giorno in giorno.